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Mercoledì 19 Ottobre 2016
Chirurgia estetica, la blefaroplastica non conosce crisi: da cinque anni il ringiovanimento dello sguardo è tra gli interventi più richiesti

È il terzo intervento chirurgico con finalità estetiche più praticato al mondo, con oltre un milione e 200mila gli interventi rilevati (dati Isaps). Anche in Italia, dopo aumento del seno e liposuzione, il più richiesto è il ringiovanimento dello sguardo, la blefaroplastica. «Gli occhi sono considerati lo specchio dell’anima e per questo sia uomini sia donne ricorrono al bisturi per avere uno sguardo più fresco e giovane.  Inoltre le nuove tecniche di intervento hanno reso la blefaroplastica ancora più sicura e meno invasiva, riducendo di molto i tempi di recupero», premette Patrizia Gilardino, chirurgo estetico milanese. Oltre a trasmettere sensazioni e stati d’animo, gli occhi sono anche l’area del nostro volto che maggiormente risente del passare degli anni. «Una palpebra cadente o la presenza di borse persistenti conferiscono un’aria stanca, accentuando le rughe e trasmettendo una sensazione di pesantezza», continua la specialista. «È per questo che attorno agli occhi sono concentrate molte attenzioni. Noto che tra i miei pazienti si tende a tollerare con più facilità un piccolo difetto fisico rispetto a una borsa segnata. Da operazione osservata da lontano con un po’ di diffidenza, la blefaroplastica è diventata un intervento evergreen, negli ultimi anni non ha conosciuto particolari cali nelle richieste, confermandosi sempre tra quelli maggiormente accettati dalle donne e dagli uomini». «Esistono due tipologie di blefaroplastica: quella superiore e quella inferiore», spiega Gilardino. «Nella prima si interviene sulla palpebra eliminando la pelle in eccesso e andando a contrastare il cedimento del sopracciglio. Nel caso invece della blefaroplastica inferiore, intervento praticato oggi con l’innovativo approccio transcongiuntivale, è possibile cancellare le fastidiose borse ed eliminare anche in questo caso la pelle in eccesso che tende a formarsi dando quel senso di stanco allo sguardo». Pariamo di un intervento chirurgico che non deve spaventare. Precisa la specialista: «È un intervento che, grazie alle nuove tecniche, richiede tempi di recupero estremamente ridotti: in poco più di una settimana è possibile tornare tranquillamente alla propria vita sociale». «L’età non è l’unico fattore. Il rilassamento cutaneo e lo svuotamento dei tessuti possono dipendere anche da una certa predisposizione genetica», risponde la specialista. «Ci sono soggetti che manifestano fin prima dei 40 anni borse accentuate; queste non dipendono ovviamente dall’età anagrafica, quanto da fattori costituzionali, magari aggravati anche da stili di vita non corretti. «Serve una cura quotidiana tenendo pulita la pelle, utilizzando delle creme idratanti, ma facendo ricorso agli occhiali da sole quando si sta in zone dove il sole è particolarmente forte, come per esempio in spiaggia o su una pista da sci. Sono semplici accortezze che aiutano a mantenere il nostro sguardo giovane».

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